Grazie al lascito testamentario della Contessa Giuditta, nel 1971 fu istituita la Fondazione de Claricini Dornpacher con lo scopo, previsto dallo statuto , di conservare il patrimonio storico e artistico della famiglia e promuovere studi e manifestazioni culturali.
La villa seicentesca, di matrice veneta, conserva in ogni sua stanza pregiati mobili e oggetti d’arte. È aperta periodicamente al pubblico per visite guidate.
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Davanti alla villa, esposto a sud, si apre un bel giardino all’italiana racchiuso da balaustre. Il grande pavimento centrale in pietra, scandito ai margini da vasi di limoni e fiori, divide simmetriche aree verdi ornate da arbusti di bosso, statue e fontane. Oltre la balaustra si sviluppa un vasto parco di circa due ettari con prato e bosco e ricco di essenze secolari, quali faggi, abeti e cedri.
Un po' di storia
XVII secolo
XVII secolo
Villa de Claricini Dornpacher si trova a Bottenicco di Moimacco, piccolo borgo rurale alle porte di Cividale del Friuli. Fu edificata intorno alla metà del XVII secolo e dal 1971 è sede della Fondazione omonima.
XIII secolo
XIII secolo
La storia della famiglia de Claricini è una storia di potere, fama e prestigio costruita grazie all’impegno politico e alle unioni matrimoniali con importanti casate friulane. Originari di Bologna, i conti de Claricini si insediarono a Cividale verso la metà del XIII secolo.
1368
1368
Nel 1368 ottennero l’investitura di beni feudali da parte dell’imperatore Carlo IV mentre mezzo secolo dopo, nel 1418, poterono aggiungere al loro cognome, sempre per investitura imperiale, il predicato di Dornpacher, casa austriaca estinta.
1466
1466
All’intensa attività politica si è affiancato da sempre nei membri della famiglia uno spiccato interesse per la cultura e le arti. Nel 1466 il letterato Nicolò trascrisse la Divina Commedia dotando così il suo casato dell’unico codice dantesco trascritto e commentato in latino in Friuli: il “codex Claricinensis” attualmente conservato nella biblioteca civica di Padova. In seguito, numerosi furono i Claricini che proseguirono gli studi e la conoscenza di Dante collezionando preziosi trattati, pubblicazioni e altri documenti conservati in parte ancor oggi nella biblioteca di Villa de Claricini Dornpacher.
XVII secolo
XVII secolo
Nel XVII secolo vi furono due cavalieri di Malta, entrambi di nome Giacomo. In tempi più vicini a noi, il conte Nicolò (1864 – 1946) fu Presidente della Veneranda Arca del Santo di Padova ed ebbe grande interesse per gli studi danteschi e l’arte di Giotto.
1968
1968
Sua figlia Giuditta (1891 – 1968), ultima erede del Casato, fu collezionista e studiosa di arti tessili.